Thomas Hardy (1840-1928) è considerato uno degli autori che, al pari di Stendhal in Francia, ha traghettato la letteratura inglese verso le scritture moderniste della prima metà del XX secolo: la capacità di arricchire il realismo Ottocentesco con l'ambiguità dell'intuizione poetica sta alla base dei romanzi-capolavoro Tess of the D'Urbervilles (1891) e Jude the obscure (1895).
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