Trans

6,99 

Ebook


Categorie: ,
Tag:
Numero di pagine:
Note sull'autore

Descrizione

Premessa: da Trans di Pavel Hak non aspettatevi narrativa tradizionale o trame a orologeria; è una corsa contro il tempo, è un calarsi nella violenza, una violenza continua e direi nata e cresciuta insieme all´uomo.
Di uomini si parla, ma soprattutto di corpi: corpi migranti e corpi in fuga, come quello di Wu Tse, che cerca di scappare da un regime totalitario e – come in certi cartoni animati giapponesi – sembra sempre cadere in una disgrazia o un pericolo peggiore del precedente. Migrante, quindi criminale e impossibilitato a fermarsi.
Hak è un autore ceco/francese, scrive in quest´ultima lingua ed è abbastanza discusso, proprio per il suo essere così profondamente anti-tradizionale, nei temi e nello stile..È fondamentalmente scrittore di guerra e (termine che ricorre in questa recensione, ma è inevitabile) di violenza.
Violenza continua. Lotta del lettore con i suoi nervi.
Con queste due frasi nominali qua sopra vi ho dato un esempio del suo stile, dove questo tipo di accorgimento viene usato per aprire e chiudere le singole scene, come un attimo di calma apparente prima di rimettersi a correre (e come già ho cercato di far capire, al lettore viene richiesto di correre con i personaggi).
Il romanzo è un po´azione, un po´parabola, un po´allegoria: l´allegoria di un mondo nel quale i corpi valgono soprattutto in quanto merce, per la loro forza lavoro, unità di produzione e nel quale è impossibile un reale riscatto e se è possibile amare, il sentimento va rimosso subito, perché è destinato a creare ancora più sofferenza, come un piacere che va gustato una volta sola, prima che si guasti, sopraffatto dalla necessità di sopravvivere e dall´obbligo di fare qualsiasi cosa, sacrificare qualsiasi sentimento o morale, per raggiungere questo scopo – destinato peraltro a non produrre alcun premio.
In questo e in altre caratteristiche, in primis per essere una storia che non si legge tutti i giorni, Trans e Hak mi hanno ricordato l´ungherese Krasznahorkai (che recensii QUI), che è addirittura più denso e filosofico, e che pure sfida il lettore, lo sfida davvero, gli richiede quel quid di fatica e partecipazione che fa scattare un fatidico clic, quello che ti suggerisce che tu stia leggendo qualcosa di eccezionale (nel senso di “eccezione” alla regola).
Un po´racconto di guerra e violenza, un po´Cuore di tenebra, un po´cartone animato virato pulp e Walter Hill, Trans richiede partecipazione, sopportazione e un po´di sospensione della incredulità (alcuni passaggi logici sono sacrificati alla necessità di spingere in avanti, sempre in avanti, seguendo un protagonista che – lui in primis – non sembra credere pienamente a quello che sta vivendo) ma ripaga con una storia indubitabilmente tesa, inconsueta, originale.

(Marco Patrone, Recensire il mondo)

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.