Descrizione
NicĆ³ e DamƬn sono cugini e aspettano, con gli altri, il ritorno dei padri e delle madri di cui non hanno piĆ¹ notizie da un tempo che sembra immemorabile. Forse sono rimasti orfani, e lo sanno. Ascoltano le storie che i vecchi del paese raccontano loro per ingannare lāattesa, sprofondati in un paesaggio da fiaba, legati mani e piedi al doppiofondo mitico di sogni e dāincubi sognati da generazioni, la ruota dei desideri e delle pulsioni piĆ¹ profonde.
CosƬ il mondo dellāinfanzia ĆØ anche lāinfanzia del mondo. Portano le pecore al pascolo, i bimbi vecchi della comunitĆ sospesa sui campi alti del cielo, e vedono i film di Ridolini proiettati sul lenzuolo in una lurida cantina. I giorni sembrano lunghi mesi, i mesi anni: ĆØ la stagione piĆ¹ intensa e commovente dellāesistenza, e verrĆ travolta da eventi capaci di segnare una vita in un modo che una vita non basta a decifrarli.
Citazioni
NicĆ³ amava la valle, per lui non cāera altro mondo. Mi diceva a volte passandomi il braccio attorno: Ā«Ć benedetta questa valle, nellāantichitĆ ci ha cagato un santo di passaggio; guarda, grandi abeti lassĆ¹, nei boschi di Furcuin, castagni e pascoli sulle pendici di Prealba, dalle cime scendono torrenti dāacqua per irrigare gli orti, guardala bene, cāĆØ tutto nella nostra valle.Ā»
Ā«Ma Omi e Dones si rifugiavano proprio qui sul poggio?Ā» domandĆ² NicĆ³.
Ā«Proprio lƬ sul poggio, dove termina il sentiero e i pini hanno il muschio sui tronchi e se ci si affaccia dallo strapiombo si sente la voce dellāUbagu che sussurra come in una conchiglia il mare. Dal suo fondo insondabile risalgono gli animali moribondi, si sdraiano sul poggio al sole e guardano con meraviglia per la prima e lāultima volta il mare.Ā»
Avevamo raggiunto il pianoro, le pecore sazie acceleravano il passo e si avviavano silenziose allo staggio.
Lāultimo sole le tingeva dāoro, lasciando nellāombra il fondovalle.
Ā«GiaccoĀ» chiesi, Ā«batte ancora il cuore dellāUbagu?Ā»
Ā«Batte, batte.Ā»
Scheda di approfondimento
Ā«Un libro pieno di rimandi e di favole, favole come solo un bambino riesce a raccontare e ascoltare, favole dure, di vita e di morte di una generazione di bambini che hanno giocato durante una guerra. Il periodo ĆØ infatti quello della guerra civile, inizia il 9 settembre, con una colonna di soldati che risalgono dalla costa, diretti in Piemonte. Il luogo ĆØ la frontiera, vallate a ridosso di scogliere e falesie. Luogo di favole, si diceva, e di metafore, di montagne piene di scalinate che salgono ai campi alti nel cielo, e di alberi che somigliano alla grande nuvola, e di torrenti e anguille e capre.
Ā«Troveremo nella Ballata i cinema muti e le vecchie signore ebree scappate dalla cittĆ . Le scimmie nelle gabbie di Voronoff.
Ā«E il mondo di Vincenzo Pardini e Rigoni Stern, con il fine repertorio linguistico caro a Biamonti. Troveremo la musica che a volte manca ai sogni.Ā»
Dalla prefazione di Marino Magliani al romanzo
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