Descrizione
Il contest ha inteso fondare una nuova discorsività tra lettori e scrittori, proporre un banco di prova per gli aspiranti, una sfida per i professionisti scettici, un momento di “assinistramento” rispetto alla norma e alla normatività di ogni “addestramento” codificato dall’industria editoriale.
«Ecco qualcosa che non potresti trovare né a una fiera né in un festival né nella testa di un terratondista, ma capace di scuotere i piedistalli di ogni simulacro. Terrapiattista non è, infatti, chi come noi accetta lo stigma e lo rivendica come patente di diversità e ribellione, ma proprio quanti sono ancora convinti di vivere in un mondo in cui la cultura, la scienza, la letteratura, l’arte, la storia, la società conservino ancora il significato originario.» Dalla posftazione di Giulio Milani al volume.
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