Descrizione
Ernesto De Martino (1908-1965), il maggior antropologo del Novecento italiano, si ĆØ sempre percepito come āuomo atipicoā, figlio della crisi, refrattario, perciò, a ogni norma classificatoria intesa a neutralizzare le contraddizioni della sua esistenza e della sua epoca.
In questo libro, lāautrice ricostruisce lāintreccio contraddittorio e fecondo di esperienza storica della crisi europea ed esperienza della crisi personale che costituisce il nucleo profondo del pensiero demartiniano, attraverso unāaccurata ricerca sul periodo della travagliata formazione del giovane De Martino fino alla composizione de Il mondo magico.
Emerge cosƬ un passato in parte rimosso dal suo stesso protagonista, segnato dal tormentato rapporto con Vittorio Macchioro, cui ĆØ restituita la giusta centralitĆ grazie al recupero della parte ancora inedita del carteggio tra i due studiosi, e percorso dal tentativo di rispondere alla crisi dellāOccidente attraverso il recupero storico e conoscitivo della forza rigenerativa e salvifica della religione e del magismo.
In questo libro, lāautrice ricostruisce lāintreccio contraddittorio e fecondo di esperienza storica della crisi europea ed esperienza della crisi personale che costituisce il nucleo profondo del pensiero demartiniano, attraverso unāaccurata ricerca sul periodo della travagliata formazione del giovane De Martino fino alla composizione de Il mondo magico.
Emerge cosƬ un passato in parte rimosso dal suo stesso protagonista, segnato dal tormentato rapporto con Vittorio Macchioro, cui ĆØ restituita la giusta centralitĆ grazie al recupero della parte ancora inedita del carteggio tra i due studiosi, e percorso dal tentativo di rispondere alla crisi dellāOccidente attraverso il recupero storico e conoscitivo della forza rigenerativa e salvifica della religione e del magismo.