Antonio Bux
Antonio Bux (Foggia, 1982) ha pubblicato, tra l’altro, Trilogia dello zero (Marco Saya Edizioni, 2012, finalista premio Montano, vincitore premio Minturnae), Kevlar (Società Editrice Fiorentina, 2015, premio Alinari), Naturario (Di Felice Edizioni, 2016, finalista premio Viareggio) e il recente Sasso, carta e forbici, (Avagliano Editore, 2018, premio Alfonso Malinconico), con postfazione di Enrico Testa. In spagnolo ha pubblicato 23 – fragmentos de alguien, El hombre comido, Saga familiar de un lobo estepario)e in vernacolo foggiano la silloge Lattèssanghe (Le Mezzalune Editore, 2018; selezione premio Città di Ischitella – Pietro Giannone). Sue poesie sono tradotte in varie lingue e antologizzate in opere collettive come InVerse: Italian poets in translation a cura della John Cabot University. Nel 2014 gli è stato conferito il premio Iris di Firenze. È di prossima pubblicazione in Italia la sua traduzione di una raccolta di poesie di Leopoldo María Panero. Ha fondato e dirige il blog “Disgrafie” e alcune collane per Marco Saya Edizioni e per l’editrice RPlibri.
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