Descrizione
Nel linguaggio comune, la parola catastrofe evoca macerie, distruzione, furia degli elementi, fine del mondo. Tuttavia, lāevento catastrofico ha una parte importante nella nostra esperienza ed ĆØ capace di mobilitare bisogni ed energie collettive: le societĆ infatti non dimenticano, nĆ© si abbandonano alle forze annichilenti della natura dagli effetti sociali altrettanto rovinosi.
I saggi qui raccolti trattano da diversi punti di vista (mitico-rituale, storico-religioso e letterario) la catastrofe come trasformazione, rigenerazione, conversione.
Ā«CosāĆØ una catastrofe? In letteratura ĆØ un terremoto, unāepidemia o un qualsiasi evento naturale distruttivo, accompagnato sempre da disordini sociali e, in modo particolare, da rivolte popolari.[ā¦]
Ā«Se i desideri e le rivalitĆ mimetiche sono fenomeni umani passabilmente comuni, come possono allora gli ordini sociali tenerne sotto controllo la forza distruttiva? O, qualora tali ordini sociali vengano sopraffatti dalla mimesi conflittuale, come puĆ² nascere un nuovo ordine? Lāesistenza stessa della societĆ umana diviene qui problematica.Ā»
(R. Girard, Mito e antimito. Il terremoto in Cile di Kleist)
Contributi di Maria Stella Barberi, Riccardo Di Giuseppe, Paul Dumouchel, Giuseppe Fornari, Margherita Geniale, Robert Hamerton-Kelly, Francesco Mercadante, Pasquale Morabito, Wolf-gang Palaver, Domenico Palumbo, Ferdinando Raffaele, Maria Grazia Recupero, Domenico Scalzo.
Il volume contiene un saggio di RenĆ© Girard, inedito in lingua italiana, dal titolo Mito e antimito.Ā
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.