Recensione a “Lucida tela” di Valerio Cuccaroni

Transeuropa Edizioni Recensione Recensione a “Lucida tela” di Valerio Cuccaroni
0 Comments

a cura di Lorenzo Fava
per Lucida tela (Transeuropa, 2022)
fotografia di Dino Ignani


Se dovessi scegliere un verso che facesse da emblema a questo primo libro di poesie di Valerio Cuccaroni farei fatica: il libro si presenta come un dado a cinque facce che hanno la “poesia totale” come consistenza e collante. Nel volume, pubblicato da Transeuropa a marzo 2022, si trovano poesie scritte da Valerio, traduzioni, riscritture, “cadaveri squisiti” giocati con gli invitati al festival La punta della lingua o con alcuni carcerati nell’arco dei numerosi laboratori tenuti. Quando osservo un libro di poesie cerco di capirne innanzitutto il sistema di accenti, il reticolo di rimandi che danno consistenza alla forma della frase. È lampante come Valerio Cuccaroni, da italianista qual è, sappia bene le “regole del gioco” (mi si perdonerà l’eccessivo dire l’elemento ludico nel linguaggio metaforico in queste righe, complice forse l’atmosfera del volume, che a questo si rifà), è lampante come la tradizione operi in lui un profondo insegnamento metrico, e come la poesia che si fa da cinquant’anni a questa parte invece agisca in lui soprattutto a livello semantico. Ma a mio avviso notevoli sono le operazioni di traduzione e riscrittura che compongono la quinta sezione, Covers. Innanzitutto, per come mi sembra la poesia in proprio di Valerio, è interessante vedere gli autori scelti per tentare di capire cosa questi (Baudelaire, Caproni, Lucrezio) abbiano suscitato nella scrittura dell’autore di Lucida Tela. Non solo quindi cerco di entrare nella dinamica della traduzione dal francese, dalla riscrittura nell’idioma anconetano di un ligure e dalla versione dal latino: mi chiedo quali riflessioni sull’espressione abbiano questi maestri instillato nella poesia di Valerio, che pure è riconoscente verso un modo di fare poesia neoavanguardistico. Valerio Cuccaroni, docente di lettere e giornalista, si confronta in questo libro con la più vasta accezione che la parola Poesia può avere in forma di libro. Nei testi inventati da Valerio credo l’elemento che più mi risuona sia il fittissimo reticolo accentuativo che dà al testo la struttura del canto. Poesia come tecnica di imprimere un’immagine che spesso prende le mosse da ragioni scientifiche, che comunque si presentano in un linguaggio che con la fisica e la medicina ha tutto a che fare. “Il miracolo è meccanico / la magia ingegneristica: / alle ruote la catena / dona energia cinetica. // Non tocchi terra con i piedi / mentre tu cammini in aria / ma vai sospeso sui pedali / in volata immaginaria”. Credo che se si dovesse rintracciare una matrice di intento a quello che è l’agire di questo libro di poesia, si dovrebbe far appello all’impatto sociale, che fa il paio con un altro grande ruolo di Valerio, quello dell’organizzatore di cultura. A pagina 16 si legge:

Li chiamano matti, li imbottiscono
di psicofarmaci, li imbavagliano,
li ingabbiano come criminali
in finte case familiari, in reparti
ospedalieri, in recinti
da cui non si deve fuggire.

Perché arrossisci? Perché non capisci
dove hanno sbagliato, qual è e se c’è
un ingranaggio rotto? Io guardo
l’orologio a muro, tu forse pensi
al loro cervello, alla carica
che con tre versi vorresti ridargli.

La larghezza di vedute centrata sullo studio delle esperienze del passato divenute canoniche consente a Valerio di esprimersi: del resto, come dice Lello Voce in postfazione in relazione alla volontà di Cuccaroni di fornire un orientamento e stimolare una riflessione, “Lucida tela non è solo un bel libro di poesia, ma anche un testo di geografia lirica.” Per orientarsi nella poesia oggi in effetti servono gli strumenti messi in luce da Valerio, serve mandare nella memoria non solo la scrittura di proprio pugno, ma la storia di poeti che, pur lontani dalla nostra epoca e dalla nostra lingua hanno in comune con noi un senso, una ragione. È il filo rosso che lega epoche e mondi che dalla poesia sono irrevocabilmente tenuti insieme, e che in questo libro trovano una quadratura che, lontana dalla pretesa di essere definitiva e assoluta, propone una bussola non tanto e non solo sulla poesia di Valerio, ma prova – e a mio avviso riesce – a disegnare una mappa che supera il soggetto e si fa adatta, oggi, a chi sente la questione poetica e il lavoro sulla lingua cruciali per la propria vita

Categories:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Recensione a L’Apocalisse della Sfinge di Francesco Tigani
Francesco Tigani è ricercatore attento e scrupoloso, oltre ad aver dato prova di essere un
Recensione a Visioni di Riccardo Bizzarri
Osservatorio Poetico di Sonia Caporossi | Riccardo Bizzarri Ciclo sulla madre dopo “L’uomo e i
Recensione a “Quando abbiamo smesso di pensare” di Davide Miccione
LA FINE DELLE IDEOLOGIE (DEGLI ALTRI) Marta Mancini 18-04-2024 La nostra epoca non è certo
Recensione a Il sommo revival di Gabriele Galligani
Edito da Transeuropa, «Il sommo revival. La società dello spettacolo nei romanzi di Pier Vittorio
Recensione a Il fosso di Edoardo Piazza
«Le parole non colgono il significato segreto, tutto appare un po’ diverso quando lo si
Recensione a Sinfonia di un bosco in rivolta di Paola Massoni
La scrittrice, compositrice e musicista Paola Massoni presenta Sinfonia di un bosco in rivolta, una
Recensione a Minime di Gabriele Berardi (con intervista)
Sofferenza, inquietudine, malinconia, rimpianto e speranza sono le sensazioni e gli stati d’animo che caratterizzano
Recensione a Sinfonia di un bosco in rivolta di Paola Massoni
Che poi qualcuno potrebbe dire che il titolo, Sinfonia di un bosco in rivolta, è
Recensione a Una vita maledetta di Gabriella Guidi
Gabriella Guidi esordisce in libreria con un romanzo forte e passionale, una storia vera che
Recensione a Nuvole Coraggiose di Raffaele Solitario
‘Nuvole coraggiose’ percorrono il cielo tra Ancona, l’Inghilterra, l’India e la Thailandia. Non portano pioggia,
Recensione alla cover di “Murati vivi” di Roberto Addeo
Sul Sole24 di domenica 15 gennaio 2024 recensione top alla cover di Murati Vivi, romanzo
Recensione a “Mi farò punteggiatura” di Nadia Dalle Vedove
Si intitola “Mi farò punteggiatura” (Transeuropa Editore, pag. 54, euro 15) l’ultimo libro di Nadia
Recensione a Un giorno adesso di Oronzo Liuzzi
Il verso lungo quasi narrante intercede per lo sviluppo di un flusso evidenziato nel sostegno
Recensione a L’animale umano di Tommaso Barbanera
Il primo romanzo di Tommaso Barbanera si segnala per una sincerità disarmante – una specie
Recensione a La ricostruzione di Parigi di Paolo Gera
La ricostruzione di Parigi (ai tempi della presente guerra)” è un libro singolare che interseca
Recensione a Un giorno adesso di Oronzo Liuzzi
Corposo poemetto in sessanta paragrafi, o minitesti, delicatamente proposto nella immersione della parola che qui
Recensione a Il passaporto della cicogna bianca
«Ciò che colpisce, leggendo, è l’uso raffinato e scanzonato ad un tempo della lingua italiana
Recensione a Wilhelm Reich libertario
Damiano Mazzotti ricostruisce i passaggi principale del volume che Andrea Pitto dedica al pensatore e
Recensione a Diario degli amori difficili
Un'attenta analisi del libro a quadri di Giacomo Sillari, la cui struttura ricorda al recensore
Recensione a Pasti caldi giù all’ospizio
Il curatore dell'antologia, Roberto Addeo, racconta la nascita e le regioni del progetto in una
Recensione a Sala d’attesa di Sergio D’Amaro
L'autore si sofferma, nella sua analisi critica e interpretativa, sulla sezione Sala d’attesa che rappresenta l’autentica novità
Recensione ad “Amori & disincanti” di Valerio Vigliaturo
Valerio Vigliaturo, Amori & Disincanti, transeuropa, 2020 Valerio Vigliaturo, narratore e cantante jazz, esordisce in poesia
Recensione a Emergenze da fine del mondo
tavola di Lucio Filippucci da Emergenze da fine del mondo – Transeuropa Emergenze da fine
Recensione a Incisioni all’acquaforte di Gregorio Febbo
Personalità a largo spettro artistico, Gregorio Febbo affronta, in questa sua silloge poetica, gli eterni
Recensione a “Limpida a guardare” di Michela Silla
Per ogni sole inertemi fingo linda e assorta;senza fatiche sul petto,né sparatorie di luce. Limpida
Le copertine della collana Transeuropa Lab finiscono in galleria d’arte
Le copertine essenziali, ispirate alla sobrietà di J. D. Salinger, della collana Transeuropa Lab sono
Recensione a “Mercati & mercati” di Antonio Semproni
Ci sono mercati di frutta, verdura e formaggi e mercati di blue chips, bond e bitcoin mercati
La seduzione del falso. Intervista a Emiliano Ventura
di Claudio O. Menafra Senti, Filocle, mi sai dire qual è mai la molla che scatena
Recensione a “La calligrafia come arte della guerra” di Andrea Tarabbia
Quando la luce fa paura. “La calligrafia come arte della guerra” di Andrea Tarabbia di Francesca
Recensione a “Senza titoli. Sovversi” di Mirko Boncaldo
con le punta di dita, rorida come brina sulle sgretolate screpolature vieni e sobilli atavici
Recensione a “Tempo 4/4” di Piero Toto
Nota di Luca Cenacchi «cosa sono io per te?» – Esistenzialismo interazionale e discoteca in tempo
Recensione “Murati vivi” di Roberto Addeo
Nel romanzo “Murati vivi” di Roberto Addeo, il lockdown del 2020 è un fatto marginale,